giovedì 8 dicembre 2011

Questo è il post n. 100. Tutto torna...

Siamo in treno, precisamente sulla linea Kovel-Kiev. E siamo in tre (anzi in quattro, perché con noi c’è anche Giorgio). Ce l’abbiamo fatta: in meno di due giorni siamo riusciti a farci proclamare genitori, raccogliere tutti i documenti, fare una serie interminabile di documenti e chiudere la prima parte della pratica. Domani mattina arriveremo nella capitale per completare le ultime cose: legalizzazione della sentenza, apostille, ritiro del passaporto, visti per l’espatrio. Ci vorranno ancora alcuni giorni, che dovremmo trascorrere nello stesso appartamento che ci ha ospitato all’inizio dell’avventura.
L’incontro di oggi, con Vova, è stato particolare. Lui era molto frastornato: non ha avuto il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo perché nel giro di pochissime ore lo hanno prelevato in classe, lo hanno rivestito, gli hanno preparato quel po’ di bagaglio con le cose che gli avevamo comprato nei mesi precedenti, e ce l’hanno portato in un affollatissimo ufficio del direttore (oltre a noi e Giorgio c’erano la segretaria, la dottoressa, la vice-direttrice Valentina, l’ispettrice Natasha). Speravamo in un incontro un po’ più soft e intimo, lo avevamo atteso da tanto. Le circostanze, invece, ci hanno un po’ violentato, ma bisognava correre… Comunque è bastata un’oretta: a poco poco Vova è tornato il bambino di tre settimane fa e come avvenne in quell’orami lontano 2 settembre, si è abbandonato di nuovo a noi. Per la seconda volta. Alle 13.18 di oggi nostro figlio ha varcato per l’ultima volta il cancello dell’istituto di Golodny, non prima di aver regalato il terzo orologio consecutivo (tamorticani…) all’amico di turno (stavolta Bogdan). Mentre lo accompagnavamo lungo il cortile avevamo i brividi: siamo entrati in questo luogo spauriti e disorientati in una calda giornata di agosto; ne usciamo molto più forti e coraggiosi, accompagnati dalla prima neve stagionale.

Vova lascia l'istituto per l'ultima volta
Il viaggio da Luboml a Lutsk è stato anche l’ultimo in compagnia del prode Viktor: molto più di un autista, con i suoi modi un po’ maldestri è diventato uno dei protagonisti di questa storia. Si dice che le nascite biologiche prevedano almeno tre fasi: una gestazione, un travaglio e poi un magico momento conclusivo in cui un’ostetrica grida: “spinga forte”!!! Nell’adozione le cose non sono poi tanto diverse: la nostra gestazione è durata due anni, il travaglio 4 mesi e, grazie a Viktor e alla sua BMW M3 del 1994, proprio oggi abbiamo spinto forte pure noi...

Ogni nascita necessita di una spinta



20 commenti:

  1. Secondi sul post cento...
    sottoscriviamo tutto, dalla gestazione al parto, siete stati bravissimi soprattutto nel travaglio. Ora che e' nato aspettiamo che mama papa si riprendano e poi faremo la coda per vedere il neonato.
    Intanto buon viaggio a Kiev e buonanotte ai prodi Cornacchia !
    Bimbi ucraini

    RispondiElimina
  2. La pace sia con voi.
    Gloria nel cielo di Ucraina.
    Io e Adriana (che vi ha sempre letto!)gioiamo con voi: bravissimi. Affrontare la freddezza della burocrazia di Ucraina è come avere ripetuto la campagna di Russia.
    Benvenuto Vova: gli amici italiani ti aspettano.
    Buon ritorno.
    Paolo

    RispondiElimina
  3. Forza papà Cornacchia, non fare il braccino: che piovano orologi per tutti, il momento va celebrato adeguatamente! Anni fa, quando ho iniziato a bazzicare Russia e Ukraina, spingere l'auto, piuttosto che smartellare qualche parte del motore per riportarla a più miti consigli, era la norma con Lada e Ziguli che imperversavano... Buon viaggio, anche se sarà lungo, se sarete scomodi, in ritardo o chissà cos'altro, sarà il viaggio più bello della vostra vita! A presto...

    RispondiElimina
  4. Sogno


    Io penso: e vedo ( o sogno?)
    un piccolo villaggio, una gran pace:
    dentro, un cantar di galli.
    E il piccolo villaggio si smarrisce
    in un fioccar di neve.
    Entro il villaggio in abito da festa
    una casetta bianca.

    Furtiva accenna una testina bionda
    tra le cortine mosse.
    Schiudo la porta: e i cardini stridendo
    chiedono fiochi aiuto.
    Poi nella stanza, un timido e sommesso
    profumo di lavanda.

    Rainer Maria Rilke

    BENVENUTO VOVA!!!!

    RispondiElimina
  5. enrico, michela e olivier9 dicembre 2011 alle ore 07:52

    Beh, direi che le due foto, per motivi diversi, potrebbero tranquillamente concorrere per l'assegnazione di un premio internazionale...
    Personalmente sto cominciando a respirare la magica atmosfera di una favola di Natale... non mi viene in mente nulla di più bello e di più caldo...
    La neve non poteva mancare...
    In gamba piccolo cosacco, non deve essere stato facile dire addio a tutti i tuoi amici...
    Un abbraccio grande!
    enrico

    RispondiElimina
  6. quanto vi penso in queste giorni, in queste ore...non mi vengono parole ma solo nodi alla gola..allora semplicemente dico : Grazie Signore del bene che ci fai
    Un abbraccio forte
    sr Marita

    RispondiElimina
  7. Lisa ha raccontato a tutto Spilimbergo dell'arrivo di Vova credo che prima o poi vi toccherà un passaggio obbligato da queste parti
    grazie ci avete regalato un natale bellissimo!!!!
    Francesca

    RispondiElimina
  8. Per Vova
    “Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?
    Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”

    "Rae, cara!
    Grazie per avermi invitato per il tuo compleanno!
    La tua casa è distante mille miglia dalla mia, e io sono uno che si mette in viaggio solo quando ne vale la pena. Ebbene, ne val proprio la pena, se si tratta di prender parte alla tua festa.
    Non vedo l'ora di essere da te!
    Dai nostri amici uccelli ho imparato quanto segue.
    Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
    Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
    Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
    Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
    Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità...
    Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre. Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire."
    (R.Bach, Nessun luogo è lontano)
    Con affetto
    la zia

    RispondiElimina
  9. La gioia è grandissima che non riusciamo ad
    esprimere niente se non ringraziare il Signore
    per il magico natale che vi aspetta.
    Un bacione a voi tutti ed in particolare a Vova
    Anna Michele Silvia

    P.S. Vorremmo stare in un angolino nascosti in quel di Maniago per assistere con gioia al vostro rientro. A presto.

    RispondiElimina
  10. Che pelle d'oca a leggervi!!! Chissà che emozioni!! Grazie (ormai è stato scritto centinaia di volte, ma lo ripeto lo stesso!) per aver condiviso tutto questo con noi! Buona permanenza a Kiev!
    Un forte abbraccio!
    GiuliaGiagi

    RispondiElimina
  11. Ecco, anche oggi siete riusciti a farmi scendere le lacrime agli occhi; che questa fine possa veramente essere un meravilgioso inizio. Grazie per aver condiviso con noi questo faticoso parto, con grande affetto.
    Francesca

    RispondiElimina
  12. Carissimi Matteo e Paola solo oggi vengo a conoscenza della notizia che tanto attendevate: Vova è diventato finalmente vostro figlio. Sono emozionatissima e posso solo immaginare quanta gioia proviate voi in questo momento. Faccio tantissimi auguri per "Il lieto evento" alla neo-mamma e al neo-papà.Sempre con tanto affetto Stefania

    RispondiElimina
  13. E vedrete anche che, con il passare del tempo, Vova comincerà ad assomigliare sempre di piu' a voi: stessi atteggiamenti, stesse emozioni, stessi pensieri, analoghi atteggiamenti critici... Per cui, al di la' della gestazione, del travaglio e delle spinte, spiegate benissimo da voi, ad un certo punto vi ritroverete a dire: " Ma questo figlio lo abbiamo proprio fatto noi!" Ed e' proprio cosi': sono figli profondamente nostri, perché con la pazienza, l'entusiasmo, la tenacia lentamente li "costruiamo" al punto che spesso si rintracciano delle somiglianze fisiche. Ci vorrebbero giornate intere per spiegare tutti questi, forse strani, meccanismi adottivi. Comunque, con il cuore, vi auguriamo la migliore genitorialita' possibile. E sempre a vostra disposizione, in caso di necessita'. Un caro saluto, Emanuela e Giovanni.

    RispondiElimina
  14. Anch'io volevo dire la mia: FINALMENTE BENE ARRIVATO, VOVA! Ti aspetto con gioia a scuola. Boris

    RispondiElimina
  15. è proprio vero, con il tempo i nostri figli, partoriti con fatica e con amore, alla fine ci assomigliano. per es. il mio è "capatosta" come suo padre....
    caro Vova, ti aspettiamo per abbracciarti e struccarti forte forte.
    bacioni dai padovani

    RispondiElimina
  16. E volete che non scriva nulla in occasione del centesimo post di questo blog?

    E allora dico che l'idea che tra un po' questo blog decada per raggiungimento dello scopo da un certo punto di vista mi dispiace, perché ormai era diventato un sito fisso da visitare un paio di volte il dì e che stimolava sia la mia parte seria ed istituzionale (piccola) che quella da cazzaro (enorme): perciò propongo a Paola e Matte, visto che ormai hanno avuto ragione, di rinunciare all'adozione e ricominciare la giostra e così in avanti per mesi ed anni!

    In subordine (ed è la proposta quasi seria, dopo quella cazzara) potrebbero trasformare questo blog in un luogo in cui loro amministratori informano periodicamente i condòmini della loro avventura chiamata "vita con Vova" ovvero "famiglia Cornacchia".

    In ogni caso è stata, è e sarà una bella avventura, alla quale è stato, è e sarà un piacere partecipare anche in minima porzione.

    RispondiElimina
  17. ditemi solo se domani sera al concerto della corale Vincenzo Ruffo possiamo fare una dedica speciale!
    ciao Mirco Manu Alessandro Chiara e Giulio

    RispondiElimina
  18. post n.100: il più bello! Quante emozioni ci avete regalato condividendo con noi la vostra esperienza.Una favola con lieto fine durante il periodo di Natale!!

    RispondiElimina
  19. Un augurio sincero per la vostra nuova vita a tre! Stefania, zia di Serghej (che festeggia già da qualche anno l'8 dicembre con mamma e papà!)

    RispondiElimina