lunedì 8 agosto 2011

Vigilia

Un po’ come la notte prima degli esami, siamo arrivati alla vigilia della partenza. Oggi giornata frenetica, passata davanti agli armadi a scegliere accuratamente l’equipaggiamento. Poi assemblaggio nelle valige, secondo comprovato schema “random”. Oltre alle nostre cose, abbiamo infilato qualche gioco: il ditone magico, una lavagnetta, un pallone gonfiabile, le bolle di sapone e, soprattutto, il “cagnusul” di peluches che ci ha regalato Chiara. Rigorosamente in duplice copia! Infatti abbiamo imparato che i regali che faremo al bimbo/a rimarranno in ogni caso all’istituto e non a lui/lei (retaggi del comunismo). Ma quando lui o lei sarà con noi, speriamo definitivamente, ritroverà magicamente lo stesso cagnolino, stavolta tutto suo.
Difficile descrivere le nostre sensazioni: siamo esausti per la faticaccia di questi giorni (oggi abbiamo pure scoperto che ci mancava un documento), rintronati, felici, preoccupati, impauriti, storditi, vivi.
Questo sarà l’ultimo post dall’Italia: grazie ancora, di vero cuore, per il tripudio di commenti con cui ci avete sostenuto. Continuiamo da lì, continuate così.


9 commenti:

  1. Cai Matteo e Paola, mi ci è voluto un po' ma ce l'ho fatta. Sono qui sola soletta in mansarda, in quel di Maniago. Le emozioni degli ultimi giorni sono state parecchie ed intense, come sapete, e non solo per i recenti eventi.... molte vi hanno riguardato. Ormai lo sapete, sono di lacrima facile, e anche ora devo ricacciarle indietro queste maledette lacrime!!!
    Voglio semplicemente dirvi che vi penso tantissimo e che facciamo il tifo per voi. IO sono certa che tornerete in tre, perchè in questo momento abbiamo bisogno di credere che la vita va avanti e poi la mamma ci avrebbe creduto e vi avrebbe sostenuto. VI abbraccio forte, sempre con quella lacrima che non va nè su nè giù!

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  2. Che documento mancava? A noi il certificato di matrimonio che hanno detto essere scaduto... gran balla, eh eh eh
    Jo e Fabio

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  3. Grandi!!!
    Il "ditone" da prestigiatore sarà un successone!!!
    Eccoci qua, tutti pronti a sistemarci sull'aereo: presenti!!!
    Un abbraccio enorme!!!
    A presto!
    enrico

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  4. ...Allora avanti. Si parte! Come si deve alle grandi avventure. Un respiro profondo che chiude le fatiche degli ultimi giorni. Le palpebre che scendono lievi per farci passare, attraverso una sottile porta, da un sogno all'altro. Le braccia come se dovessero tenere un cesto in cui raccogliere i migliori frutti dei giorni a venire (ve lo ricordate il verso di Neruda "Melisanda, la dolce, ha smarrito la strada: Pelleas, giglio azzurro d’un giardino imperiale, la reca tra le braccia, come un cesto di frutta). E tutto questo mentre il "Pls, fasten your seatbelts!" ci suona nelle orecchie e ci libera da terra. Così iniziano i sogni, credo. Partiti!!!! Sangi, ho "scovato" My darling children di Sinead O'Connor da aggiungere alle serate. Vice, Emma e Caterina

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  5. .....siamo tutti pronti, i nostri documenti sono a posto (per noi è più facile), non abbiamo problemi di bagaglio a mano, riusciamo tutti ad entrare in cabina, occupiamo poco spazio, si va: oggi è un bel giorno per iniziare il viaggio, alle nove e mezza son nati i due gemelli di un mio amico e collega (ed il maschio, purtroppo per lui, lo han chiamato eugenio...)!

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  6. compagni di viaggio9 agosto 2011 alle ore 13:42

    PARTITIIIII!!!
    Che spettacolo vedervi andare verso l'imbarco pieni di bagagli e di emozioni, i volti stanchi e sorridenti.
    Come si può vedere dai molti commenti postati sul blog, siamo tutti con voi e siamo in tanti.
    A proposito di ninna nanne, ci piace l'idea, adesso che siete quasi in terra straniera, di dedicarvi questa (che voi ben conoscete):

    Camminavo vicino alle rive del fiume
    nella brezza fresca
    degli ultimi giorni d'inverno
    e nell'aria andava una vecchia canzone
    e la marea danzava correndo verso il mare.
    A volte i viaggiatori si fermano stanchi
    e riposano un poco
    in compagnia di qualche straniero.
    Chissà dove ti addormenterai stasera
    e chissà come ascolterai questa canzone.
    Forse ti stai cullando al suono di un treno,
    inseguendo il ragazzo gitano
    con lo zaino sotto il violino
    e se sei persa
    in qualche fredda terra straniera
    ti mando una ninnananna
    per sentirti più vicina.
    Un giorno, guidati da stelle sicure
    ci ritroveremo
    in qualche angolo di mondo lontano,
    nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
    o sui sentieri dove corrono le fate.
    E prego qualche Dio dei viaggiatori
    che tu abbia due soldi in tasca
    da spendere stasera
    e qualcuno nel letto
    per scaldare via l'inverno
    e un angelo bianco
    seduto alla finestra.

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  7. Non si può andare avanti così, le lacrime che a Lella non vanno ne su ne giù a me scendono ogni volta che apro questo blog. Paola e Matteo, buon viaggio.

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  8. Carissimi, un solo commento è impossibile. Sarà opportuno che mi prepari a scrivere un altro libro seguendo lo stesso stile del "Il colore dei Ricordi": Quanto ci sarebbe da scrivere, naturalmente con il vostro aiuto. E perchè no! Anche con quello dei famigliari, degli amici, e di tanti altri soprattutto di quelli che vi stanno seguendo su questo blog con affetto , con simpatia e con incoraggiamenti di ogni genere.
    L'argomento è interessante: L'Amore! Per chi non importa. Se non è per il coniuge può essere per il figlio, desiderato, ricercato, voluto, e conquistato solo per AMORE.
    Siete Splendidi perchè in Voi c'è solo AMORE.
    A dopo.
    Papà Piero.

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