Adesso la sfida è questa: non far pesare al piccolo la fatica di questi giorni, ricaricarci per affrontare il giudice giovedì, e sforzarsi di pensare che i documenti sono tutti a posto e che l'udienza verrà fissata nei primi giorni della prossima settimana.
lunedì 19 settembre 2011
... a fuoco lento.
Come avrete capito ... niente nuove, cattive nuove. Il giudice, che neanche questa volta si è degnato di incontrarci, ha ritirato i documenti stravaganti che abbiamo raccolto nei giorni scorsi e si è preso tre giorni per leggerli. Giovedì ci farà sapere se va tutto bene e, nel caso, fisserà la data dell'udienza. Non ha preso neanche in considerazione l'idea di ipotizzare la data oggi. In questo momento ci risulta proprio difficile credere alle parole di chi ci dice che ricorderemo con nostalgia questo periodo ... Diciamo che oggi abbiamo portato pazienza per l'ultima volta, ma per giovedì abbiamo chiesto al nostro referente Giorgio di farci assistere da un avvocato vero e pretenderemo di essere ascoltati dal giudice personalmente. In realtà il percorso che stiamo facendo non è particolare, è normale che un giudice si prenda tre giorni per studiare la documentazione di una sentenza; il problema è che noi abbiamo incontrato Vova quasi un mese fa ed è affidato a noi da 2 settimane. Il pensiero di rientrare in Italia, come hanno fatto altri, per aspettare pazientemente i tempi della burocrazia non ci può neanche sfiorare: vorrebbe dire riportarlo in Istituto fino al nostro rientro ... Oggi ci siamo resi conto che la situazione sta diventando pesante anche per lui; "Mamma, male?" ha chiesto a Paola che lo guardava un pò sconfortata seduta nella sala d'attesa del tribunale. Se da una parte può sembrare una fortuna l'avere Vova con noi già in pianta stabile, dall'altra questo impegno non ci consente mai di ricaricare le batterie, perché quando avremmo bisogno di lasciarci andare e respirare a pieni polmoni (esattamente come in questo momento) non possiamo farlo: lui non capisce perché siamo tristi, stanchi o non abbiamo voglia di giocare. Ci sentiamo un po' cotti... e per di più a fuoco lento.
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Carissimi,
RispondiEliminabisogna tenere duro a tutti i costi!!!
Vediamo che succede giovedì...
Mi rendo conto dei disagi e soprattutto della difficoltà di recuperare energie, stando sempre immersi nel ruolo di genitori (sarà così per un bel pò di tempo)... ma l'essere umano ha la straordinaria capacità di sapersi adattare ad ogni situazione e soprattutto di attingere a risorse insospettabili... e voi xe due gran bei esemplari de essere uman!!!
Percepisco tra le righe, oltre alla stanchezza e ad un pizzico di sconforto, tanta determinazione e quel giusto livello di incazzatura che vi porteranno dove mirate...
Un abbraccio forte.
Enrico
Noi invece Boris dovevamo riportarlo in istituto dopo ogni udienza, distante mesi l'una dall'altra. E non e' che la cosa ci lasciasse tranquilli, non tanto perché eravamo ormai diventati dei pendolari fissi della linea Venezia- Francoforte-Sofia, quanto perché lasciare Boris in istituto non ci entusiasmava molto, viste le a dir poco precarie condizioni dello stesso. Abbiamo ad un certo punto preso in considerazione che uno di noi due si fermasse in pianta stabile in loco, ma la procedura bulgara prevedeva anche tempi piu' lunghi di quelli che abbiamo dovuto sopportare noi e quindi non se n'e' fatto nulla. Le sofferenze pagate in termini di stress, ansia e quant'altro sono state enormi. Quindi a voi diciamo che e' sicuramente logorante attendere le decisioni e i tempi bizzarri del giudice, ma e' solo questione di tempo. Pazientate e sopportate in nome di Vova che già vi vuole bene e si e' affezionato a voi: lo si percepisce benissimo dai vostri racconti. Presto tornerete a casa, ne siamo piu' che certi. Con l'affetto di sempre, Emanuela, Boris e Giovanni.
RispondiEliminaLa butto lì, non conoscendo tante cose per cui dovrei tacere ma non riesco a tenere la bocca chiusa...e se Vova invece capisse? se spiegando perchè vi vede i luccicconi agli occhi fosse in grado di darvi quello spunto che a noi "grandi" manca? Magari in tre riuscite a trasformare questo strazio in un momento prezioso che potrà tornarvi utile quando ci saranno momenti di difficoltà in Italia...forse riuscire a fare squadra ora, in questo tempo e spazio sospeso,è quello che serve per sbloccare questa situazione..
RispondiEliminaVi penso tanto ..un abbraccio!
Michi
Coraggio coraggio - resistere resistere.
RispondiEliminaNei momenti di sconforto guardate Vova negli occhi e avrete nuove forze, dite una preghiera e avrete nuove forze, guardate indietro a quanti sforzi avete fatto fin qui e avrete nuove forze.
Se gli inconvenienti e gli intoppi sono del tutto 'tradizionali' non c'è motivo di abbattersi; ogni giorno è un passo verso la meta che è distante, ma inesorabilmente si avvicina. Ora avete bisogno di trascorrere con serenità i giorni che passate in 'prigionia'; è irrealizzabile tipo pensare di portare Vova allo zoo di Kiev ?
nota di costume: scorsa settimana puntata vecchia di Criminal Minds con citazione di borsch, qualificata come zuppa ucraina prelibata
un caro saluto a tutti
Alberto
Dai Vova, la mamma e papà, ma anche il nonno ora hanno bisogno di te.
RispondiEliminaPrima di scrivere queste parole ho fissato i miei occhi su i tuoi, bellissimi che esprimono gioa, vitalità, amore, limpidezza e tanta bontà. Sei tu caro piccolo che devi incoraggiarci e darci la giusta carica per raggiungere e conquistare l'obiettivo agognato da tutti noi , te compreso.
Non devi più soffrire e noi tutti siamo qui anche se lontani fisicamente , per evitare che la tua sofferenza continui. Ora dobbiamo soffrire noi per rinsaldare sempre più l'amore che serbiamo per te. Sarai tu la forza che ci condurrà alla meta anche se in ripida salita.
Quando raggiungeremo la vetta e spero sia tra breve, gioiremo abbracciati tutti insieme in un grido di liberazione interiore esclamando: " Ce l'abbiamo fatta" e ringrazieremo Dio che ci ha aiutati.
Un bacione forte a te e alla mamma. A papà uno scappellotto sulla nuca per dirgli: "sei forte papà". nonno Piero.
Ehi, Vova dai la carica giusta ai tuoi genitori e tieni duro. Io so che ci vedremo presto! Boris
RispondiEliminaUna parola di conforto (anche se apparentemente non sembra tale ed anzi sembra una difesa della categoria): è del tutto normale e ragionevole che un Giudice, anche il più solerte, bravo e scrupoloso di qualsiasi parte del mondo, si prenda qualche giorno per leggere e studiare le carte e che non vi veda prima dell'udienza perché l'udienza... è il momento in cui vi vede, sicché, pur comprendendo il vostro sconforto e quella che gli psicologi e gli economisti definirebbero la penosità marginale crescente (cioè più passa il tempo più è si avverte la fatica), vi invito a non disperare ed a considerare che siete, almeno sino ad ora, nell'ambito di una procedura e di tempi ragionevoli (come Emanuela e Giovanni hanno confermato poco sopra).
RispondiEliminaDetto tèra tèra e come magno: nun ve sconfortate e nun ve preoccupate!
Mandi fruts
Difficilissimo intervenire dopo Nonno Piero, riesce sempre ad andare dritto al cuore, oltre che al nocciolo della questione. Anch’io sono convinta che Vova in questo momento sia la vostra fonte primaria di energia. Non abbiate paura di farvi vedere preoccupati, per quanti sforzi facciate e farete è un’impresa impossibile. Il desiderio di non far ricadere su di lui il peso di questi giorni è grande, lo so, ma forse coinvolgerlo quel tanto che pensate possa sopportare potrebbe servire a non dare a lui la sensazione che gli nascondiate qualcosa, e a voi a non dover fare salti mortali per giustificare il calo di tono. In famiglia si divide tutto, il difficile è trovare il linguaggio (per voi anche la lingua!) giusto per spiegare ai figli quello che succede.
RispondiEliminaVi pensiamo tanto!
Un forte abbraccio
Chiara
Stavolta non ho tanta voglia di sorridere, la domanda "Mamma, male?" mi ha stroncato. Lui capisce, credo, che qualcosa non è andato come volevate e mi auguro che il pensiero di essere riportato all'istituto non gli sia passato neanche per la testa, ma se gli fosse passato? Io vi posso solo abbracciare forte da qui e voi fate lo stesso con Vova, ditegli che state lottando per lui e lui capirà. I bambini hanno le antenne grandi, soprattutto i bambini che a otto anni ne hanno passate già tante.
RispondiEliminaDirei che Vova vi vedrà molte altre volte stanchi e tristi, nella vita di tutti i giorni: per un problema di lavoro, per un mal di testa, per qualunque cosa... Non siete entrati nella sua vita per intrattenerlo facendolo solo giocare e nascondendogli le cose spiacevoli, ma per crescerlo e affrontare le difficoltà insieme, piuttosto che da solo come ha dovuto fare finora. Penso che capisca, i bambini alla fine intuiscono sempre tutto. Questo però non è necessariamente solo un male: ricordate che per lui vedervi patire per gli ostacoli di questi giorni in fondo è una prova ulteriore e molto concreta del fatto che siete disposti ad affrontare qualunque difficoltà per dargli l'amore che si merita. Più di così, che cosa si può volere? Tenete duro!!!
RispondiEliminaIntanto un abbraccio forte...poi oramai io e Vice oltre ai vostri post aspettiamo con trepidazione anche i commenti di nonno Piero, che spereremmo di conoscere presto, insieme al piccolo Vova! Baci da Caterina Emma e Vice
RispondiEliminaStasera non so proprio cosa dirvi ragazzi, anche perchè ho appena letto il blog di Giorgia e Fabio.
RispondiEliminaVi stringiamo tutti e sei in un caldo abraccio
.... due B!
RispondiElimina...tutta la gente corre di fretta
RispondiEliminadi qui e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevan squagliato
il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò
attenti al gorilla
...lui, sdegnando la vecchia
si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspence" ci fu davvero
dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla
Cosa più appropriato in questo frangente di questa deliziosa canzone di De Andrè?chissà, circhi da quelle parti ce ne saranno? Un abbraccio forte, passerete anche questa.
Chiedere a Vova di fare di più di quello che già fa mi sembra francamente troppo, ma concordo con chi vi invita a non nascondergli il vostro sconforto, la vostra stanchezza e le vostre emozioni: non saranno d'ostacolo, lo aiuteranno a capire e a volervi ancora più bene.
RispondiEliminaE aiuteranno voi a respirare almeno un po' più liberi..
Vi siamo vicini,
Nicoletta e Ermanno
FORZA!!!! Anche io sono dell'idea che avendo Vova con voi é importante che gli facciate capire il perchè a volte siete "un pò giù di corda"...su questo avete un vantaggio. State facendo tante esperienze assieme e quello che voi come coppia vivete fa parte di un momento di vita comune con Vova. Ricordo che Viktoria, quando eravamo assieme a Kiev, percepiva quando eravamo stanchi o arrabbiati per qualcosa (gli imprevvisti erano sempre dietro alla porta). Lei voleva sapere tutti i passaggi e quando non capiva ci chiedeva, a suo modo, che cosa stava succedendo. Penso che così i nostri bimbi si sentano rassicurati del fatto che i nostri stati emotivi non dipendono da loro, ma da fattori esterni....e poi ....ve lo dico....quando tutto sarà passato e sarete come famiglia in Italia....ricorderete con un sorriso anche questi momenti "burrascosi". Un abbraccio pieno di energia. Luisa, Mario e Viktoria
RispondiEliminaIeri ho scaricato questa canzone per Francesco:
RispondiEliminaEcco sono qui
Pippi Calzelunghe così mi chiamo;
credo proprio che
una come me non c'è stata mai!
Ogni volta che
devo far qualcosa combino guai,
ma alla fine poi
vedo che son tutti amici miei!
Rit.
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò!
Tutto il giorno sto
con una scimmietta e un cavallo bianco
ed un topo che
tutto il mio formaggio si vuol mangiar!
Forse non lo sai,
ma io qualche volta divento magica:
quello che tu vuoi
dillo a me che, forse, te lo darò!
Rit.
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò.
Forse non c'entra molto, ma mette allegria!
Ve la ricordate Pippi Calzelunghe?
Non aveva la mamma e il papà era spesso lontano, ma lei cercava sempre di essere allegra...la forza dei bambini!
Lo hanno già scritto tutti: CORAGGIO!
Magari per distrarvi un po' provate ad insegnare a Vova la canzoncina...
in realtà quello di cantare o leggere libri è anche un trucco per noi genitori per riprendere fiato...
Un abbraccio forte
Marghe, con Francesco e Alessandro
ragazzi, è da ieri sera che cerco le parole....
RispondiEliminastiamo uniti e ce la faremo, non mollate, anche se so che non vi passa manco per l'anticamera del cervello, è un lungo...lungo...travaglio, ma alla fine è vostro, e anche nostro, per sempre, come il mio Ivan.
c'è un cartone animato che guarda sempre Lisa che si chiama "il mondo di BO". In questo cartone animato c'è una bambina che deve affrontare varie avventure e per farlo a bisogno di ricaricare un suo bracciale di energia per fare questo chiede a tutti i bambini che la stanno guardando alla tv di gridare insieme a lei "forza BO", bene allora anche noi vogliamo ricaricare il vostro bracciale di energia e gridiamo assieme "FORZA MATTEO, PAOLA E VOVA!!!!"
RispondiEliminaPer nonno Piero.
RispondiEliminaStiamo conoscendo un po' tutti voi leggendo e rileggendo i commenti. Possiamo con sicurezza affermare che questa è diventata anche la nostra storia. Quando Vova sarà in Italia e tante cose saranno dimenticate,saremmo onorati di poterLa conoscere e stringerLe la mano, così come per altre persone che costantemente incontriamo nel sito. Emanuela, Boris e Giovanni
Ok, magari questi momenti difficili non riuscirete a scordarli completamente una volta tornati a casa, ma nella vostra mente perderanno velocemente la loro carica di negatività e sofferenza. Resteranno parte del vostro "bagaglio emozionale familiare" (di tutti e 3), per cui, come hanno già detto molti condomini, condividete, per quanto possibile, i vostri stati d'animo con Vova, potrebbe riservarvi grandi sorprese, come solo i bambini - con la loro innocenza e intuitività - sanno fare.
RispondiEliminaE quindi... RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!!!!
Un abbraccione!!
GiuliaGiagi
E' vero, sentono l'ansia e avvertono ogni vibrazione dell'umore. Ed è impossibile "far finta di", perché per l'appunto capiscono che fai finta... L'altra faccia della medaglia è che però sentono anche tutto il buono e il bello di questo amore che va formandosi, ed è la parte di cui hanno bisogno a non finire...
RispondiEliminaContinuo ad augurarmi che per voi e per tutte le altre coppie tutto proceda bene, e a questo punto anche velocemente. Adomamma
Forza forza forza siamo convinti che il giudice
RispondiEliminaha in serbo di festeggiare degnamente San Matteo,
vedrete che ce la farete in bocca al lupo.
bacioni da noi tutti
Anna Michele Silvia.