venerdì 9 settembre 2011

Un mese di esilio

Quella di oggi è una data importante. Siamo infatti arrivati al 9 settembre, il che significa un mese esatto da quando siamo arrivati in Ucraina. Ripercorrere anche solo mentalmente ciò che è accaduto in questi 30 giorni fa venire le palpitazioni, per cui ci limitiamo a fare solo un brindisi per festeggiare il mesiversario, anche perché Vladimir ha imparato a fare "cin-cin" a tavola. Oltre a noi, poi, compie un mese di vita anche il blog (anche se in realtà i primissimi post di prova dall'Italia sono antecedenti al 9 agosto), e su questo punto qualche somma la possiamo già tirare. I numeri riferiscono di oltre 14 mila contatti da quando tutto ha avuto inizio e, a oggi, abbiamo toccato la quota straordinaria di 619 commenti!!! Quelli di Google ci hanno messo gli occhi addosso... Insomma: un successo strepitoso, che non avremmo mai immaginato, sia per la quantità ma soprattutto per la qualità della vostra commovente partecipazione...
Voltata la pagina dell'autocelebrazione, torniamo alla stretta attualità e ai progressi di Vova. Il capitolo di oggi lo dedichiamo al suo rapporto con i ristoranti, e solo chi ha già adottato un bambino sa quanto sia ardua questa prova. Tenete presente, inoltre, che vista la nostra situazione logistica siamo costretti ad andare al ristorante due volte al giorno (sigh!). Il ragazzo ormai ha acquisito una certa dimestichezza con i menù e trascorsi i primi giorni in cui ordinava solo "vareniki" (una specie di raviolone ripieno di carne o patate), ora dimostra anche una certa varietà, scegliendo ad esempio "quello che ha preso papà ieri" o comunque qualcosa che si debba tagliare con il coltello (altra sua recente scoperta). Problematico il lavaggio mani, perché nei bagni dei locali pubblici ci sono quasi sempre gli asciugamani elettrici - quelli che buttano fuori aria calda per intenderci - e lui si diverte come un matto ad accenderli e spegnerli con la fotocellula. Ieri ne ha fatto saltare uno... Ma il vero scoglio sta diventando il suo rapporto con le cameriere perché il moccioso fa un po' il puttaniere con tutte ("spaciba" di qua, "diakuyu" di là) e queste ricambiano con occhioni da cerbiatto, peraltro rovinando la piazza al papà, sempre più sconcertato.
Per chiudere, ecco gli ultimi progressi di italiano: possiamo dare per acquisita la formula "mamma... posso?", da pronunciarsi prima di

  • allungare le mani su qualsivoglia oggetto tecnologico, ivi compresi i telecomandi di televisore e decoder; 
  • tentare di ordinare da solo e in stretto ucraino il terzo succo di frutta con la complicità della suddetta cameriera;
  • ficcare nel carrello della spesa qualsiasi prodotto confezionato con colori sgargianti, anche dovesse trattarsi dei famosi dadi da cucina.
Ora dobbiamo ancora lavorare su un ultimo dettaglio: dopo aver recitato la formula a memoria dovrebbe anche imparare ad aspettare la nostra risposta. Ce n'è da lavorare, eccome se ce n'è...

15 commenti:

  1. Jacopo e Lella ringraziano per l'inaspettato regalo!!!! Siamo stati felicissimi (Jacopo ha fatto letteralmente salti di gioia!)e ci siamo sentiti dei privilegiati.
    Un forte abbraccio a tutti e tre

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  2. Quasi in diretta vi auguro la buonanotte, come sempre commossa per il fatto che vi chiama già mamma e papà.

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  3. papà...mamma...parole fantastiche da un bambini fantastico..sr marita

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  4. Auguri al blog!
    Non vediamo l'ora di poter brindare a succo di frutta con Vova...
    e a Nobile di Montepulciano con la sua mamma e il suo papà.
    cin-cin

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  5. Il ragazzetto pare tosto insomma...ci piace :)
    Ormai immancabile la citazione, questa volta però solo un estratto.
    Buonanotte, Serena

    Ogni inizio infatti
    è solo un seguito
    e il libro degli eventi
    è sempre aperto a metà.

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  6. Prosit anche da noi (che festeggiamo oggi anche tre anni dal nostro incontro con S.)!
    Emozionante la foto del primo giorno di Paola e Vova.
    Domani andiamo al mare: vi penseremo, ci immaginiamo già la prossima estate con un diavoletto in più..
    Un abbraccio,
    nicoletta

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  7. quegli occhi da oggi sono il mio desktop, dopo averli scoperti nel post di ieri. non è facile scrivervi, la vostra è un'avventura senza pari, e per cui nessuno di noi (5) è attrezzato. Ma pare proprio che l'allenamento ed il "be prepared"sia efficace... Sete delle persone eccezzionali e volevamo dirvelo ancora una volta.
    Un abbraccio Roberto e Patrizia

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  8. Che dire? Quando raccontavate delle parole che insegnavate al piccolo avevo pensato: chissà come li chiama? Mamma? Papà? Questo bimbo mi è parso da subito un tipo simpatico...già il fatto che scappasse da ciò che x tutti gli altri era semplicemente logico (avere dei genitori) per me era meraviglioso... Poi devo dire che ieri sono rimasta folgorata dal suo sguardo e non perchè di ghiaccio (anzi!)...non ho avuto coraggio di dirvelo subito perchè una mamma normale forse non lo direbbe, ma insomma...assomiglia tantissimo al mio cucciolo!!! Forse voi mi capite... Tornate presto...non sapete quanto io sia felice all'idea - prima o poi - di condividere con voi tre qualche piccolo momento di vita familiare...

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  9. altro che calcio....basket, ci penso io al piccolo. Questo è Ivan, ovviamente...
    In quanto al puttaniere...più a meno all'età di Vova una maestra supplente, dopo aver salutato Ivan mi ha detto: "...io torno tra 20 anni!!!"
    Lo so che mi ripeto, ma sto vivendo un meraviglioso amarcord e un'attesa carica di emozione.
    vi abbracciamo

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  10. Erano anni che non sentivo delle varenike, o vareniki, ottime per altro con patate e cipolla.
    Piatto forte della cultura ucraina e della badante di mio nonno. Molto più che un semplice raviolo.
    Mi fa sempre più pensare questo contatto di culture italo-ucraine (europa est), con flussi di persone nei due versi...
    Io e mio fratello prendevamo in giro alcuni brutti ceffi di signore che potevano essere spie e contrabbandare plutonio dismesso dall'ex urss, ma poi conoscendole comprendevi ovviamente il lato umano e la solitudine.
    Loro non facevano il blog!

    Se guardando il capitolo di pedagogia comparata scopro che una delle mie figlie centra 4 punti su 5 del test "Sei un bimbo ucraino" devo preoccuparmi ? Ho mangiato troppe verze e varenike ?

    L'altra sera la Paoletta è riuscita a rompere una persiana (due listelli andati, rotta a metà e cinghia scomparsa dentro l'infisso); chiedo scusa al condominio per il rumore fino alle 22 per aggiustarla.

    La co.ca. di Sacile parte per l'uscita in Comelico oggi pomeriggio e avrà un pensiero particolare anche per voi.
    un caro saluto

    Alberto

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  11. Parliamo un attimo di cose leggere: noi pensavamo di avere molti contatti sul blog, ma caspita, voi ci avete sverniciato! Come speriamo le Ferrari oggi a Monza:-)

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  12. BHE devo essere sincera fino ad ora sono sempre riuscita a trattenere le lacrime, ma il vedere scritta la parola papà e mamma e sapere che lui a pronunciarle...bhe lacrimo ancora e Lisa mi guarda con stupore e quando gli spiego perchè piango lei mi dice: "ma mamma è logico che li chiami mamma e papà..sono la sua mamma e il suo papà".
    Francesca

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  13. Sapevo che eravate persone speciali, ma questa esperienza dimostra ancora di più la vostra grande sensibilità, generosità ed il vostro immenso amore da donare agli altri... Ho saputo solo da poco di questa vostra scelta e anche la mamma si è appassionata a leggere... pensate che non solo accende il computer, cosa assodata ormai, ma ha anche scritto un commento in tre orette stamattina.. non lo trovo... chissà come l'ha postato! Cmq... volevamo dirvi che siete speciali e anche se non ci vede vogliamo farvi arrivare tutto il nostro affetto, supporto e ringraziamento per quello che state facendo! Un forte abbraccio Luisa, Marco, Gioia ps dico tanto di mamma e anch'io posto sbagliato... la tecnologia non fa neanche per me! Confido in Gioia per il futuro! Ma vorrei vedere anche lo zio alle prese col blog!!;-) che bel trio saremmo!

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  14. enrico, michela e olivier10 settembre 2011 alle ore 17:25

    Certo che il piccolo ha capito subito chi comanda in casa Cornacchia...
    Enrico

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  15. Che scene bellissime, ci fate commuovere e ridere insieme...
    Ci dispiace per il papà, ma con due occhi così non ce n'è per nessuno, la piazza ormai è rovinata e gli conviene rassegnarsi...
    Buon mesiversario e un bacio speciale a tutti e tre,
    Francesca e Mario

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