Voltata la pagina dell'autocelebrazione, torniamo alla stretta attualità e ai progressi di Vova. Il capitolo di oggi lo dedichiamo al suo rapporto con i ristoranti, e solo chi ha già adottato un bambino sa quanto sia ardua questa prova. Tenete presente, inoltre, che vista la nostra situazione logistica siamo costretti ad andare al ristorante due volte al giorno (sigh!). Il ragazzo ormai ha acquisito una certa dimestichezza con i menù e trascorsi i primi giorni in cui ordinava solo "vareniki" (una specie di raviolone ripieno di carne o patate), ora dimostra anche una certa varietà, scegliendo ad esempio "quello che ha preso papà ieri" o comunque qualcosa che si debba tagliare con il coltello (altra sua recente scoperta). Problematico il lavaggio mani, perché nei bagni dei locali pubblici ci sono quasi sempre gli asciugamani elettrici - quelli che buttano fuori aria calda per intenderci - e lui si diverte come un matto ad accenderli e spegnerli con la fotocellula. Ieri ne ha fatto saltare uno... Ma il vero scoglio sta diventando il suo rapporto con le cameriere perché il moccioso fa un po' il puttaniere con tutte ("spaciba" di qua, "diakuyu" di là) e queste ricambiano con occhioni da cerbiatto, peraltro rovinando la piazza al papà, sempre più sconcertato.
Per chiudere, ecco gli ultimi progressi di italiano: possiamo dare per acquisita la formula "mamma... posso?", da pronunciarsi prima di
- allungare le mani su qualsivoglia oggetto tecnologico, ivi compresi i telecomandi di televisore e decoder;
- tentare di ordinare da solo e in stretto ucraino il terzo succo di frutta con la complicità della suddetta cameriera;
- ficcare nel carrello della spesa qualsiasi prodotto confezionato con colori sgargianti, anche dovesse trattarsi dei famosi dadi da cucina.
Ora dobbiamo ancora lavorare su un ultimo dettaglio: dopo aver recitato la formula a memoria dovrebbe anche imparare ad aspettare la nostra risposta. Ce n'è da lavorare, eccome se ce n'è...
Jacopo e Lella ringraziano per l'inaspettato regalo!!!! Siamo stati felicissimi (Jacopo ha fatto letteralmente salti di gioia!)e ci siamo sentiti dei privilegiati.
RispondiEliminaUn forte abbraccio a tutti e tre
Quasi in diretta vi auguro la buonanotte, come sempre commossa per il fatto che vi chiama già mamma e papà.
RispondiEliminapapà...mamma...parole fantastiche da un bambini fantastico..sr marita
RispondiEliminaAuguri al blog!
RispondiEliminaNon vediamo l'ora di poter brindare a succo di frutta con Vova...
e a Nobile di Montepulciano con la sua mamma e il suo papà.
cin-cin
Il ragazzetto pare tosto insomma...ci piace :)
RispondiEliminaOrmai immancabile la citazione, questa volta però solo un estratto.
Buonanotte, Serena
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Prosit anche da noi (che festeggiamo oggi anche tre anni dal nostro incontro con S.)!
RispondiEliminaEmozionante la foto del primo giorno di Paola e Vova.
Domani andiamo al mare: vi penseremo, ci immaginiamo già la prossima estate con un diavoletto in più..
Un abbraccio,
nicoletta
quegli occhi da oggi sono il mio desktop, dopo averli scoperti nel post di ieri. non è facile scrivervi, la vostra è un'avventura senza pari, e per cui nessuno di noi (5) è attrezzato. Ma pare proprio che l'allenamento ed il "be prepared"sia efficace... Sete delle persone eccezzionali e volevamo dirvelo ancora una volta.
RispondiEliminaUn abbraccio Roberto e Patrizia
Che dire? Quando raccontavate delle parole che insegnavate al piccolo avevo pensato: chissà come li chiama? Mamma? Papà? Questo bimbo mi è parso da subito un tipo simpatico...già il fatto che scappasse da ciò che x tutti gli altri era semplicemente logico (avere dei genitori) per me era meraviglioso... Poi devo dire che ieri sono rimasta folgorata dal suo sguardo e non perchè di ghiaccio (anzi!)...non ho avuto coraggio di dirvelo subito perchè una mamma normale forse non lo direbbe, ma insomma...assomiglia tantissimo al mio cucciolo!!! Forse voi mi capite... Tornate presto...non sapete quanto io sia felice all'idea - prima o poi - di condividere con voi tre qualche piccolo momento di vita familiare...
RispondiEliminaaltro che calcio....basket, ci penso io al piccolo. Questo è Ivan, ovviamente...
RispondiEliminaIn quanto al puttaniere...più a meno all'età di Vova una maestra supplente, dopo aver salutato Ivan mi ha detto: "...io torno tra 20 anni!!!"
Lo so che mi ripeto, ma sto vivendo un meraviglioso amarcord e un'attesa carica di emozione.
vi abbracciamo
Erano anni che non sentivo delle varenike, o vareniki, ottime per altro con patate e cipolla.
RispondiEliminaPiatto forte della cultura ucraina e della badante di mio nonno. Molto più che un semplice raviolo.
Mi fa sempre più pensare questo contatto di culture italo-ucraine (europa est), con flussi di persone nei due versi...
Io e mio fratello prendevamo in giro alcuni brutti ceffi di signore che potevano essere spie e contrabbandare plutonio dismesso dall'ex urss, ma poi conoscendole comprendevi ovviamente il lato umano e la solitudine.
Loro non facevano il blog!
Se guardando il capitolo di pedagogia comparata scopro che una delle mie figlie centra 4 punti su 5 del test "Sei un bimbo ucraino" devo preoccuparmi ? Ho mangiato troppe verze e varenike ?
L'altra sera la Paoletta è riuscita a rompere una persiana (due listelli andati, rotta a metà e cinghia scomparsa dentro l'infisso); chiedo scusa al condominio per il rumore fino alle 22 per aggiustarla.
La co.ca. di Sacile parte per l'uscita in Comelico oggi pomeriggio e avrà un pensiero particolare anche per voi.
un caro saluto
Alberto
Parliamo un attimo di cose leggere: noi pensavamo di avere molti contatti sul blog, ma caspita, voi ci avete sverniciato! Come speriamo le Ferrari oggi a Monza:-)
RispondiEliminaBHE devo essere sincera fino ad ora sono sempre riuscita a trattenere le lacrime, ma il vedere scritta la parola papà e mamma e sapere che lui a pronunciarle...bhe lacrimo ancora e Lisa mi guarda con stupore e quando gli spiego perchè piango lei mi dice: "ma mamma è logico che li chiami mamma e papà..sono la sua mamma e il suo papà".
RispondiEliminaFrancesca
Sapevo che eravate persone speciali, ma questa esperienza dimostra ancora di più la vostra grande sensibilità, generosità ed il vostro immenso amore da donare agli altri... Ho saputo solo da poco di questa vostra scelta e anche la mamma si è appassionata a leggere... pensate che non solo accende il computer, cosa assodata ormai, ma ha anche scritto un commento in tre orette stamattina.. non lo trovo... chissà come l'ha postato! Cmq... volevamo dirvi che siete speciali e anche se non ci vede vogliamo farvi arrivare tutto il nostro affetto, supporto e ringraziamento per quello che state facendo! Un forte abbraccio Luisa, Marco, Gioia ps dico tanto di mamma e anch'io posto sbagliato... la tecnologia non fa neanche per me! Confido in Gioia per il futuro! Ma vorrei vedere anche lo zio alle prese col blog!!;-) che bel trio saremmo!
RispondiEliminaCerto che il piccolo ha capito subito chi comanda in casa Cornacchia...
RispondiEliminaEnrico
Che scene bellissime, ci fate commuovere e ridere insieme...
RispondiEliminaCi dispiace per il papà, ma con due occhi così non ce n'è per nessuno, la piazza ormai è rovinata e gli conviene rassegnarsi...
Buon mesiversario e un bacio speciale a tutti e tre,
Francesca e Mario