Tensione alle stelle... lo dicevamo già ieri. Al nostro rientro in Ucraina tutto sembrava andare storto, dalle maestre di Vova che non si fanno trovare, al referente scomparso, al treno con gli scompartimenti sbagliati. Ma se c'è una cosa che abbiamo imparato - e bene - in questa nostra esperienza, è che a queste latitudini i problemi vanno affrontati con la dovuta pazienza e, soprattutto, uno alla volta. Altrimenti si sclera. E così abbiamo prima di tutto affrontato il viaggio in treno, capitando in uno scompartimento "fortunato": un solo passeggero oltre a noi, peraltro giovane e discreto, che non ha proferito parola per tutto il tragitto. Noi, stanchi e tesi, ci siamo addormentati subito dopo la partenza e ci siamo risvegliati praticamente a Kovel. Il secondo motivo di tensione - forse il principale - era legato al nuovo incontro con Vova. Negli ultimi tre giorni non eravamo mai riusciti a sentirlo e le uniche notizie raccolte dal nostro interprete riferivano della sua tristezza. Non siamo mai stati lontani tanto a lungo: come reagirà stavolta? Quale sarà il suo atteggiamento nei nostri confronti? Domande - ricorderete - che ci eravamo già posti dopo il brusco allontanamento del 18 ottobre. Ma oggi dovevamo fare i conti con ben 6 giorni di distacco, durante i quali non siamo riusciti, non per causa nostra, a mantenere la promessa di una telefonata al giorno.
Ogni tanto i disguidi burocratici e i capricci del giudice ci hanno tolto l'entusiasmo, facendoci addirittura dubitare sul prosieguo del percorso. Presi per sfinimento, si diceva ieri. Disarmati dalle lungaggini, dai rinvii, dal tempo che passa. Privati di ogni energia residua dalle incongruenze del sistema, dagli ostacoli, dalla regolarità degli imprevisti. Prosciugati nello spirito.
Il bambino che ci ha accolto oggi, in istituto, ci ha confermato in modo inequivocabile qual è la ragione per cui siamo qui e perchè si deve e si dovrà combattere fino alla fine, senza risparmio. Vova ci è corso incontro impazzito, ci è saltato al collo e ci ha stretto forte, forte, forte, come non aveva mai fatto da quando le nostre strade si sono incrociate. Non ha mollato la presa per diversi minuti, quasi impaurito che gli sfuggissimo ancora. Non ha fiatato, ha solo fatto ricorso a tutte le sue forze per stringere tutto ciò che gli capitava a tiro: un braccio, il collo, una gamba, la mamma tutta intera. E poi qualche lacrima è scappata. Non avevamo dubbi sulla forza di questo legame. Ora non abbiamo dubbi sulle energie che questo bambino è in grado di trasmetterci ad ogni nuovo incontro. Daremo tutto, piccolo cucciolo di cosacco. Tutto.
Non ho parole .....Elisa mi sgriderà perchè ho bagnato tutta la tastiera del suo computer.....ma queste erano le parole che speravo di leggere questa sera
RispondiEliminaun abbraccio Michela
Anche a noi è sfuggita una lacrimuccia...
RispondiEliminaSiamo aggrappati con voi a tutta la speranza di questo mondo, perché tutto vada bene.
Baci,
Francesca e Mario
Grandi voi! Indescrivibile Vova! Vi serviva un po' di energia? Eccovela servita, tutta racchiusa (e in attesa di esplodere!) in un piccolo cucciolo cosacco! Non aggiungo altro e continuo a tenere le dita incrociate per venerdì!
RispondiEliminaNiente forti abbracci (solo lievi), direi che per oggi ne avete avuti abbastanza! ;-)
GiuliaGiagi
Che belli che siete!! e che felice che sono!
RispondiEliminache emozioni ragazzi, che bello leggervi!! Bravi!
Dai, dai, dai!!!
anche noi ci aggrappiamo a "tutta la speranza di questo mondo" perche' un abbraccio come il vostro puo' avere solo un finale!!
stefi & co.
...altro che lacrimucce... la minestrina di marco e' diventata un minestrone...
Eccovi, avete ri-trovato la ragione per cui avete intrapreso questo viaggio, vi siete ri-incontrati con la forza e il bisogno che questo bambino ha di voi e voi di lui. Lotta dura senza paura.
RispondiEliminaSiamo commossi e certi che Vova sia una gran ragione per lottare. Dategli per parte nostra in bacione lunghissimo e intenso. A voi un caro saluto, le vostre parole hanno dato entusiasmo ed energia anche a noi. Emanuela e Giovanni
RispondiEliminasono con voi
RispondiEliminaOh...ho tentato di trattenere le lacrime ma non ci sono riuscita..
RispondiEliminaSi lotta dura senza paura...nessuno metterà mano sul cucciolo d'uomo..ora babbo e mamma non si lascieranno sfinire e noi saremo al loro fianco a combattere (con buone maniere lo promettiamo)
un abbraccio e sentitevi accompagnati..
suor Marita
E un altro pacchetto di fazzoletti Tempo è andato! Dai ragazzi che siete forti, uniti ormai da un legame veramente speciale.
RispondiEliminaIo le candeline le ho soffiate forte, se non si avvera il desiderio le rispedisco in fabbrica!!!
Francesca
Ragazzi i nostri figli sembrano sapere quanta carica serve a noi per continuare la lotta e ce la danno senza risparmiarsi.vi siamo come sempre vicini perché giocare in trasferta con l'arbitro contro e' difficile ma e' cosi' che si entra nella storia.
RispondiEliminaUn abbraccio
Fabio
Quanto amore abbiamo letto in queste parole.
RispondiEliminaForza ragazzi...
Vi pensiamo.
Ele, Dario e Andrea
Ragazzi...uf,che fatica! Non so cosa dire ma voglio farvi sapere che ci siamo ancora anche noi e per questo scrivo due righe. un abbraccio marta e giovanni
RispondiElimina"Nella steppa sconfinata a 40 sotto 0 se ne infischiano del gelo i cosacchi dello Zar":ve la ricordate la simpatica canzoncina? Bisognerà per forza insegnarla a Vova... Voi infischiatevene altissimamente di chi rema contro e delle difficoltà, godetevi il caldo abbraccio del piccolo cosacco: qui noi rimaniamo tutti schierati dalla vostra parte a fare un tifo da paura!!!
RispondiEliminaChe meraviglia!
RispondiEliminaSono davvero felice...
RispondiEliminaDunque ogni cosa sembra avere un senso...
Questo distacco di 6 giorni, seppur doloroso, risulterà determinante in questa "nostra" (mi sia consentito) storia...
Penso che i distacchi giochino un ruolo essenziale nelle relazioni, in ogni caso... trasmettono degli insegnamenti profondi, anche attraverso la sofferenza, rappresentano dei passaggi di crescita nei rapporti che spesso ne segnano la svolta decisiva...
Io e la mia enorme vaschetta di gelato alla stracciatella, che stasera mi fa compagnia qui accanto sul divano, la pensiamo cosí...
Quello che é accaduto oggi decide tutto, il resto conta davvero poco a confronto (con il dovuto rispetto)...
Un grande abbraccio!
Enrico
P.S. (oggi il "nano ridens" ha attraversato la sala... camminando!)
Ho atteso la mezzanotte come fosse Natale o la notte di san Silvestro per raccogliere le gioie, le lacrime, i sospiri , i pensieri di tutti coloro che mi hanno preceduto . Matteo mi aveva anticipato via SKIPE le sensazioni dell'incontro. Lui mi riferiva con voce sommessa, io muto ascoltavo con lo sguardo chino sulla tastiera . Non potevo alzare gli occhi. La luce della lampada mi infastidiva e mi procurava lucciconi. Quasi all'istante ho interrotto il collegamento per porgere loro un saluto affrettato di incoraggiamento. Al ternìmine del colloquio nel silenzio assoluto mi sono reso conto che gli occhi erano lucidi ma non a causa della lampada. Il motivo era ben altro... Ora nel silenzio assoluto medito e mi ascolto interiormente. E' tardi! Distendo le mie stanche membra sul morbido giaciglio e auguro a tutti voi una serena notte .
RispondiEliminaNonno Piero
Resistere resistere
RispondiEliminaUn abbraccio
Saula
Da giorni incrocio tutte le dita possibili, per ieri, per oggi per domani, mi accodo a chi ha consigliato al giudice una giusta sentenza, pena disturbi gastro intestinali interminabili.
RispondiEliminae... Dio mio che amore questo piccoletto!
Forza!
Vi abbraccio
Elena
è il nostro bambino!!! è VOSTRO FIGLIO!!!
RispondiEliminacoraggio, siamo tutti con voi.
un bacione al piccolo.
ecco!!!!anche questa volta sono in lacrime..meno male che sono sola. Comunque sono lacrime di felicità mi avete dato un'ottima notizia. Vova è un bambino veramente speciale e voi ve lo meritate.
RispondiEliminaciao
ps aggiungo una Z nel firmarmi perchè ho visto che ci sono tante Francesche.
Bene, amici, e dopo la commozione (tanta).. coltello fra i denti e pronti a partire!
RispondiEliminaAnche se confido che non servirà far guerra, perché il giudice non potrà che deporre le armi di fronte alla determinazione e all'amore vostri e di Vova.
Un abbraccio forte e un bacio al mio giovane, grande amico.
Nicoletta
Sono commossa e bagno pure io la tastiera del computer. Vi stringo a tutti e tre idealmente. Trasmettete tanta forza così uniti. Coraggio
RispondiEliminaUn abbraccio enorme
Tullia
Un ruggito rimbobò all'interno della caverna dove i lupi avevano la tana. Era Shere Khan, la tigre, in cerca del cucciolo d'uomo. Allora Mamma Lupa si scrollò di dosso i cuccioli, si alzò, aveva il pelo irto sulla schiena e due occhi verdi fiammeggianti,e disse: "E io sono Raksha (la diavola) e ti dico che questo cucciolo d'uomo e mio! E adesso vattene bestia bruciata, più zoppo di quando venisti al mondo". Babbo lupo guardò Mamma lupa e si ricordò dei tempi in cui non era chiamata la Diavola senza motivo!...
RispondiEliminaE che importa se tu Paola hai una certa allergia ai lupetti!! Questo è uno dei più bei passaggi dei racconti...
e allora...in bocca al lupo!!! e non a Shere Khan!
Elena
In questi ultimi giorni ucragnici il numero dei commenti è cresciuto in modo incrediiiiibbbile, da 3 agli attuali 23 (e con questo 24, se riesco a farlo pubblicare, porc...tr...) e sicuramente aumenterà in vista di domani.
RispondiEliminaDopo qualche lacrima versata anche da me stamattina, trovo ora tempo e modo per scrivere qualcosa e dire che indubbiamente il cosaccucciolo vi merita e viceversa e quindi a maggior ragione dovete restare calmi, usare cuore e testa e non arretrare di un millimetro (anche perché dietro di voi siamo così in tanti che non c'è più spazio).
Sempre senza paura
p.s.: preciso che quando scrivo "senza paura" penso alla splendida canzone scritta da Vinicius De Moraes e Toquinho "Sen medo" e cantata in italiano da Ornella Vanoni col titolo, appunto, "Senza paura" (nel famoso album "La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria")
Lo conosco anch'io quell'abbraccio...ogni volta che vado a prendere Francesco all'asilo... e per quello vale la pena di fare qualsiasi cosa!
RispondiEliminaOggi, dopo giorni di pioggia, è ritornato il sole...speriamo ci sia anche domani, giornata importante...speriamo...
Un abbraccio
MargheAleFrancesco