lunedì 3 ottobre 2011

Complicazioni ...

Non abbiamo buone notizie. Il giudice ha rinviato la sentenza di 15 giorni a causa di alcune complicazioni giuridiche. Come se non bastasse, sembrava che il direttore non potesse prolungare il periodo di affido di Vova; abbiamo dovuto provare  a spiegargli che forse dovevamo tornare in Italia per un pò e poi saremo tornati a prenderlo: la sua reazione ci ha spiazzato ... un "Niet!" soffocato tra le lacrime che ci ha spaccato in due. Alla fine il direttore ha lasciato decidere a noi ... e adesso siamo qui con lui che cerchiamo di capire come faremo a stare lontani da casa un altro mese. Speriamo di aver preso la decisione giusta e di non continuare ad illuderlo sul fatto che siamo una famiglia. La prossima udienza è fissata per il 18 ottobre ma nessuno può dirci ora se sarà quella definitiva e alla luce dei fatti odierni non è nemmeno scontato che la sentenza sia positiva.
Non preoccupatevi di commentare. Sappiamo che ci siete, anche se non ci sono molte parole da dire. Anche noi, nei prossimi giorni, potremmo non avere voglia di scrivere...

20 commenti:

  1. ci provo a scrivere qualcosa, pare che le complicazioni tecniche non mi tocchino.... ben peggio però le altre..
    Avete fatto la scelta giusta. Siete una famiglia e questa viene sempre prima di tutto, ancor più se giovane e fragile come la vostra; non potete stare lontani.
    Detto questo, dobbiamo trovare il modo migliore per passare questo tempo, e quì condominio e non solo deve fare uno sforzo in più.
    Mi spiego: Paola e Matteo fossero quà, cosa farebbero che da la non è possibile? Dobbiamo renderlo possibile. Un compito da correggere? una lezione da preparare? ma anche una commissione a Pordenone da portare a...
    Ma anche un giro a Kovel, se di questo c'è bisogno.
    Il gioco si fà duro... quindi avanti miei prodi!
    Roberto (capace di poco senza Patrizia, Stefano Marta Paolo)

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  2. Al momento il più vulnerabile è lui, gli è stata spalancata una porta e il giudice gliel'ha sbattuta in faccia. Ce l'avete dura ora a tentare di spiegargli. Restare lì è un grosso sacrificio ma lo fate per Vova, tra qualche giorno peserà meno. Sono disponibile per ricevere un vaffa in risposta. Io, per non saper cosa dire, vi abbraccio.

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  3. Di rinvii ne abbiamo subiti tre, a distanza di mesi l'uno dall'altro. Ogni volta era una sofferenza enorme, soprattutto perché sapevamo che nostro figlio doveva rientrare in istituto. Ma con grande fatica ogni volta ci siamo fatti forza e ci siamo rialzati dallo sconforto: alla fine ce l'abbiamo fatta. Vi auguriamo di ritrovare in voi, e avendo Vova vicino dovrebbe essere piu' facile, quella tenacia che gia' vi e' propria per superare questo momento e pensare positivamente. Sappiamo che difficile, conosciamo bene il vostro stato d'animo, ma l'augurio e' che le cose abbiano un lieto fine come e' accaduto a noi. Con affetto, Emanuela e Giovanni.

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  4. Non ci sono in effetti molte cose da dire, se non che continuiamo ad aspettarvi: ci metterete un po' di più, ma noi vi aspettiamo, tutti e tre insieme. Nel frattempo, inventatevi qualsiasi cosa da poterci chiedere per stare meglio e per far passare questo tempo un po' più in fretta, a voi e a Vova: faremo di tutto e di più! Un abbraccio.

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  5. Oggi è la giornata più triste. Rispetteremo nei prossimi giorni l'eventuale vostra poca inclinazione a condividere e tenerci aggiornati, ma deve essere un momento di pausa per voi per ricaricarvi e tenere duro.
    Convincetevi che il Signore ha scelto voi per questa avventura perché sapeva che eravate all'altezza.
    Non dimenticatevi dell'anniversario, che comunque va ricordato, perché l'amore è la cosa più straordinaria che è permessa all'uomo.
    Vi siamo tutti vicini

    Alberto

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  6. Mi spiace terribilmente.
    Deve essere frustrante e sfibrante tutta questa attesa. Per voi e per il bambino.

    "Bureau kratos". Il potere degli uffici: una vera maledizione.

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  7. Ragazzi vi abbraccio forte,siamo in battaglia contro le forze del male,e' l'unica spiegazione che riesco a darmi. Come hanno detto a noi schiena dritta e petto in fuori perche' ce la dobbiamo fare.
    Fabio

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  8. niet!niet!NIET! non ce ne andiamo, non ve ne andate ...PUNTO...non è successo nulla di grave o almeno nulla di irriparabile o di definitivo..accettiamo rispettiamo qualsiasi vostro stato d'animo ma in continuazione - come mamme affettuose e premurose - passeremo davanti alla vostra porta origliando se tutto va bene, se la tristezza è passata se ancora singhiozzate o se il respiro s'è fatto più calmo e regolare....
    la grande difficoltà di questa avventura , forse a volte lo dimentichiamo - era l'assegnazione di un bambino che corrispondesse al vostro profilo e poi - cosa ancora più ardua- 'conquistare' la piccola isola preziosa difesa e protetta da barricate e roccaforti di paure e angoscie, il suo cuore !
    questa difficoltà è stata superata .
    quello di oggi è un ulteriore ' fermi un giro 'di questo estenuante gioco dell'oca in cui non sempre i dadi danno numeri vincenti...
    vi sento eh che brontolate ' lo sappiamo, lo sappiamo , uff ! '
    dai a nanna su.
    un bacio solo oggi ma forte forte a Paola ( poi lei lo divide a voi due , lo so )

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  9. Sì, propio come avete scritto, è difficile commentare ma non perchè non ci siano parole da scrivere ma perchè le parole che mi passano per la testa non sono pubblicabili.
    Voi e di conseguenza gli altri vostri amici mi avete fatto conoscere il mondo delle adozioni.
    Non mi era mai capitato di esserne partecipe e coinvolta ma io rimango indignata e sgomenta.
    Nello stesso tempo mi dispiace tantissimo per voi ma penso a Vova che non poteva essere rimandato in istituto nemmeno per un secondo e questo lo si era capito dal momento in cui ci avete raccontato di quel sogno che ha fatto in macchina svegliandosi di soprassalto.
    Mi dispiace probabilmente non vi sono per niente d'aiuto ma cacchio le cose, il sistema dovrebbe essere cambiato! Qui si stanno ledendo i diritti umani! Il diritto alla propia casa, il diritto al propio lavoro, il diritto ad una famiglia...
    Scusate ragazzi. Non so cos'altro dire. Vi siamo vicini e vi pensiamo sempre. Ciao.
    Valeria

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  10. Cari, leggo ora. la scelta di rimanere l'avrei fatta anch'io di fronte a quel NIET. Avete lottato tanto per essere in tre, e ora nessuno può separarvi; fatevi forza con questo.
    Vista l'età di VOVA mi chiedo quali siano a questo punto gli ostacoli burocratici che impediscono la sua adozione, ma sono convinta che li risolverete. va immagino impegnato al 100% l'ente in Italia in questa fase.
    Mi chiedo Matteo se hai bisogno di qualcosa dall'università, fammelo sapere e sappi che puoi contare su di me per qualsiasi cosa riguardi Trieste. Posso telefonare, parlare, acquistare, spedire, informarmi.......
    sono qui. Vi sono vicina vicina, e vi abbraccio forte forte.
    Come ha già detto qualcun altro del "condominio", le parole non servono, ma l'importante è che sappiate che siamo tutti con voi.
    Tullia

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  11. Paola, ti ricordi quando avevi 12 anni e col furgone di Roberto siamo venuti a Udine, in massa, a trovarti? Avrei la stessa voglia di saltare su quel furgone (che sicuramente sarebbe così pieno che dovremmo stringerci come sardine) e venire da voi adesso.
    Da qui si può fare poco ma accolgo in pieno la proposta di Roberto e qualsiasi cosa vi serva siamo pronti!
    Avete in voi la forza necessaria per affrontare tutto questo, noi ne siamo tutti convinti.
    Avete con voi Vova, che è la cosa più importante e se oggi è lo sconforto lo stato d'animo che vi pervade, pensate con fiducia al domani, perchè il meglio deve ancora venire!

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  12. forza ragazzi!!!! faccio fatica a trovare le parole, ma sono con voi in ogni momento della giornata. Matteo, per quel che posso fare cerco di sostiturti al meglio e dunque non ti preoccupare del lavoro pensa solo a Paola e Vova

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  13. Vi abbracciamo fortissimo...
    Francesca e Mario

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  14. Oggi, andando a trovare Masha, vi abbiamo pensato e, ritornando, vi abbiamo immaginato festeggiare con Vova la fine di questo percorso. Sembra che le coppie italiane presenti in Ucraina in questo periodo debbano percorrere strade tortuose. Sembra che non ci sia giustizia. Sembra che non si veda mai la fine del tunnel. Prima di partire, ci è stato detto che venire ad adottare qui è come fare "un doppio salto carpiato all'indietro senza sapere dove si atterra". Dall'esperienza che viviamo noi tutti è proprio così! Tuttavia, siamo partiti dall'Italia convinti di essere "corridori della steppa" (perekotipole), di quelli che, anche se stremati dalla fatica, continuano imperterriti a correre per raggiungere il traguardo più importante: la comunione con i propri figli d'anima! E voi, con la vostra decisione, ne state dando prova.
    Barbara e Moreno

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  15. Non ho parole.. Sono certa però che avete fatto la scelta giusta. Immagino
    quanto vi costi aggiungere nuove tacche al muro, ma per Vova è vitale, ora
    più che mai, avervi lì.
    Vi abbraccio forte,
    Nicoletta

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  16. Ciao Paola ,
    sono una di quegli sfigati che non riesce da giorni a scrivervi sul Blog … ( ma fa parte di una sfiga informatica che mi perseguita in queste settimane…)
    Non riesco però a non dirti due cosine….e ti mando così il mio post…e uso pure il PC dell’ospedale!!!
    Non pensate nemmeno lontanamente di tornare in Italia… ! a fare cosa ? Il nano è sempre presidente del consiglio, l’esperta di tunnel ministro di istruzione e università …..voi li avete Vova e tante cose da fare con lui !!! E’ con lui che dovete vivere questo momento di crisi e di difficoltà! Domenica ho fatto pregare tutto il Cons Reg della Liguria per voi e si parlava di “Abitare le crisi e le nostre paure…” . Visto che non ha funzionato molto domenica prossima ci proverò con il Con Naz e se serve faccio convocare un Cons Gen straordinario !! Non mollate, non mollare amica mia ! Per quanto ho imparato a conoscerti so che sei forte e piena di cuore ed energie !!
    Continuate a crescere con Vova usate tutti i vostri strumenti lupettari…. Non c’è nient’altro da fare… ! Se vi manca la carta crespa ve ne mandiamo un TIR!!
    Vi abbraccio e vi penso intensamente ogni giorno e da Domenica Sera prox porterò voi tre a Lourdes sotto quella grotta che entrambe tanto amiamo e parlerò alla nostra mamma di una mamma che soffre e lo farò come “mancata” mamma!!
    Vi voglio bene !!
    Donatella

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  17. Concordo su tutto quanto detto fino ad ora: concordo sul fatto che dispiace infinitamente; sul fatto che non ci siano parole; sul fatto che il giudice e la burocrazia ucraina... bip... bhè su questo sorvolo...; sul fatto che, sì, è solo uno stop non previsto, non la fine "del gioco"; sul fatto che avete preso l'unica decisione che andava presa (perchè quel NIET tra le lacrime pesa come una montagna anche qui, attraverso il monitor del computer); sul fatto che tutto il condominio (me compresa) è a disposizione per qualsiasi necessità/richiesta ecc. E se non avete voglia di scrivere, non importa, continueremo a scrivere noi. Voi intanto continuate la vostra vita con Vova, date fondo alla vostra fantasia per arricchire le vostre giornate (in fondo, il bowling lo avete scoperto di recente, magari vi è sfuggito anche qualcos'altro di stimolante a Kovel!).
    Un abbraccio forte.
    GiuliaGiagi

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  18. E' quasi impossibile che in un condominio si vada tutti d'accordo, eppure sembra che siate riusciti anche in questa impresa impossibile. NON MOLLATE!A questo punto si lotta senza esclusione di colpi.Fateci sapere come possiamo darvi una mano,e non parliamo solo del sostegno morale.
    Un fortissimo abbraccio a tutti e tre.

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  19. Per voi, ragazzi... Speriamo!
    http://m.youtube.com/index?desktop_uri=%2F%3Fgl%3DIT%26hl%3Dit&hl=it&gl=IT#/watch?v=blydGALU7DI

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  20. Tutto vero, tutto legittimo, la forza di parlare che manca, il bisogno di silenzio...anche Vova sta giocando il suo all-in e quindi tutto il condominio grida PRESENTE! Ivano, aiutaci tu...

    La costruzione di un amore
    spezza le vene delle mani
    mescola il sangue col sudore
    se te ne rimane

    La costruzione di un amore
    non ripaga del dolore
    è come un'altare di sabbia
    in riva al mare

    La costruzione del mio amore
    mi piace guardarla salire
    come un grattacielo di cento piani
    o come un girasole

    Ed io ci metto l'esperienza
    come su un albero di Natale
    come un regalo ad una sposa
    un qualcosa che sta lí
    e che non fa male

    E ad ogni piano c'è un sorriso
    per ogni inverno da passare
    ad ogni piano un Paradiso
    da consumare

    Dietro una porta un po' d'amore
    per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
    per quando vorrai buttare via
    la mia sola fotografia

    E intanto guardo questo amore
    che si fa piú vicino al cielo
    come se dopo tanto amore
    bastasse ancora il cielo

    E sono qui
    e mi meraviglia
    tanto da mordermi le braccia,
    ma no, son proprio io
    lo specchio ha la mia faccia

    Sono io che guardo questo amore
    che si fa più vicino al cielo
    come se dopo l'orizzonte
    ci fosse ancora cielo

    E tutto ció mi meraviglia
    tanto che se finisse adesso
    lo so io chiederei
    che mi crollasse addosso...

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