mercoledì 5 ottobre 2011

Partire per ripartire

Avevamo detto che ci saremo presi la libertà di non dover aggiornare necessariamente il blog. E questa è una serata in cui la voglia di scrivere non è molta, anche perché non c’è molto da scrivere. Ma per certi aspetti anche il blog sta diventando un modo per restare aggrappati a questa adozione e saltare un giorno sarebbe un po’ come lasciarsi andare o abbassare la guardia. Ammettiamo che dall’udienza in poi stiamo vivendo i nostri giorni più difficili in Ucraina, ma si deve andare avanti senza esitazioni. In molti fra voi vorrebbero qualche dettaglio in più sulle ragioni dell’ulteriore rinvio, anche perché abbiamo iniziato a dubitare dell’esito positivo di questa vicenda. Ci consentirete di sorvolare su questi dettagli: diciamo solo che i rilievi che sono stati fatti dal giudice in udienza non sono stavolta di facile risoluzione, perché dipendono non soltanto da noi o dai nostri referenti ma anche da altre persone che potrebbero però essere irreperibili. Intanto ci prepariamo alla partenza di venerdì prossimo di Matteo. A Vova dobbiamo ancora spiegare tutto, ragion per cui la mattinata di scuola di oggi è stata dedicata alle faccine con i sentimenti: felice, triste, pianto, arrabbiato. Ci pare che le abbia capite bene e nei prossimi giorni gli torneranno senz’altro utili per provare ad esprimere il suo stato d’animo. 

7 commenti:

  1. Mi raccomando non abbassate la guardia, resistere resistere resistere!
    dovete farlo per Vova, coraggio siamo con voi. Per qualsiasi cosa il condominio e' a vostra disposizione. Ciao Ale tania e Marco

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  2. La pesantezza di questi giorni e' la pesantezza del tempo che ci si srotola di fronte e sembra infinito, dell'incertezza, della paura e della tristezza perché avreste potuto ripartire in 3, invece per qualche stupido motivo non e' possibile. Si va avanti un giorno dopo l'altro, e speriamo che questi diventino presto lontani ricordi.

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  3. Non è facile commentare ciò che vi sta accadendo e non tutto si può esprimere a parole, ma sappiate che vi siamo vicini col pensiero e con le preghiere. Un abbraccio da casa Taglietta

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  4. Forza Matteo e Paola, sono convinta che ce la farete. Affrontate il problema decostruendolo. Matteo, quando arrivi in Italia, organizza una consultazione di carattere giuridico, informate il CAI (ma immagino l'ente l'abbia già fatto). penso che essere tenaci sia l'unica cosa che può funzionare in questo momento.
    Coraggio ragazzi, amici, compagni di strada. Siamo con voi e ci stringiamo a voi
    un abbraccio
    Tullia e Matteo

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  5. Carissimi
    Le parole mancano mi piacerebbe usare le mani per potervi far sentire la mia vicinanza e abbracciarvi e anche guardarvi negli occhi.
    Resistere resistere credo sia una delle azioni dei genitori sia naturali che adottivi
    Un abbraccio
    Saula

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  6. siete instancabili!! non avete saltato nemmeno un giorno di aggiornamento del blog. Mi state insegnando molto, non vi arrendete davanti alle difficoltà, anche se è dura continuate a lottare. Vi ammiro molto.
    Non perdete la speranza, sono convinta che anche se la strada è ancora lunga e tortuosa alla fine l'esito sarà positivo, non può e non deve essere
    diverso ve lo meritate.

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  7. Dopo aver letto le ultime notizie del blog di Paola e Matteo, sono rimasto perplesso, sconvolto e amareggiato. Immobile di fronte al monitor, ho tentato invano la ricerca di una soluzione che fosse idonea per risollevare il mio morale e dell’intero condominio, ormai provato dagli eventi negativi e compatto ad offrire conforto alla coppia coraggiosa, anche se in difficoltà.
    Ho riportato sul monitor alla mia visione un’immagine a me cara e che rivedo ormai tutti i giorni all’apertura del mio diario nel mese di ottobre.
    Sono gli occhi celesti e sorridenti di Vova che lasciano una scia di speranza, di fiducia e di un grande amore.
    A quella vista meravigliosa e con il cuore addolorato mi sono chiesto: “Dio dove sei?”
    La risposta mi è stata data oggi meditando sul salmo 23 il cui commento è stato tratto dalla catechesi del Pontefice nell’udienza del mercoledì in cui ha affermato che il Signore è accanto ad ognuno di noi anche nel buio della notte.
    Mi sono ricreduto e rincuorato riponendo la mia fiducia nel Buon Pastore che sotto la sua guida si è certi di andare su strade giuste perché ci è sempre vicino senza farci mancare nulla.
    Chi va col Signore anche nelle valli oscure della sofferenza, dell'incertezza e di tutti i problemi umani, si sente sicuro.
    Tu sei con me: questa è la nostra certezza, quella che ci sostiene.
    Il buio della notte fa paura, con le sue ombre mutevoli, la difficoltà a distinguere i pericoli, il suo silenzio riempito di rumori indecifrabili.
    Se ci si muove dopo il calar del sole, quando la visibilità si fa incerta, è normale un senso di irrequietezza e c’è il rischio di inciampare o di allontanarsi e di perdersi, e c’è ancora il timore di possibili aggressori che si nascondano nell’oscurità.
    Rinnoviamo insieme la nostra fiducia in Dio, abbandonandoci totalmente nelle sue mani ed avremo la certezza che tutto andrà per il giusto verso e il piccolo campioncino sarà al più presto con tutti noi.

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